TERAPIA FUNZIONALE ANNI TREMILA

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La terapia funzionale non s’identifica più con l’apparecchio che veniva usato in una o più fasi di un trattamento, ma nell’abbinamento di più ausili terapeutici biomeccanici atti a risolvere globalmente il caso ortodontico tramite un paziente attivo. Oggigiorno, gli ausili terapeutici funzionali sono mezzi che vengono impiegati nel rispetto della fisiologia dell’individuo, con un ottica terapeutica funzionalista (paziente attivo- terapia passiva). Anche le terapie meccaniche “convenzionali” possono essere usate, purchè utilizzate in base ai principi funzionali del paziente attivo e terapia passiva. La terapia funzionale pur conservando i principi informatori di Haeupl viene ad assumere il carattere di terapia olistica individuale basata sempre sul “modus agendi muscolare”, ma la risoluzione della dismorfosi coinvolge globalmente il paziente tramite una riprogrammazione funzionale propriocettiva con ripostura orofacciale-craniorachidea. L’inizio del trattamento coincide con il primo manifestarsi della dismorfosi,con alterazione dello sviluppo, compromissione della salute e della sfera psichica. La fine del trattamento corrisponderà al raggiunto ripristino dell’equilibrio funzionale ottenuto con i nuovi rapporti posturali dento scheletreici raggiunti nei limiti della crescita predeterminata. I trattamenti sono lunghi, ma coinvolgono il paziente “part time” per l’azione “fantasma” dovuta alla memoria muscolare così ben evidenziata da Petrovic. SEGRETERIA Per eventuali informazioni, iscrizioni o domande su corsi e programmi contattare il segretario dottor Luigi Scotti al numero 06/36306224, E mail: ggscotti@yahoo.com E-mail: info@aifo.net