Chi è l'A.I.F.O.

 

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Nel 1986 ebbi l’incarico dalla SIDO di formare il gruppo di studio della “Funzionale”. Da allora i “fedeli credenti” di questa filosofia, di questa disciplina medica hanno continuato a riunirsi costantemente fino a scindersi dall’originario gruppo per formarne uno suo, sì da svolgere più regolarmente il proprio programma. Ci si è continuati ad incontrare prima nella sede della ditta Leone, poi nell’aula della Clinica Odontoiatrica di Firenze, gentilmente messe a nostra disposizione, fino ad approdare a Prato (scelta per ragioni logistiche), attuale nostra sede, per incominciare ad assumere una propria identità, una propria indipendenza.

Negli incontri sono stati trattati molti temi teorici riguardanti soprattutto la filosofia funzionale, la postura, la crescita, ricercando con la presentazione dei casi clinici la conferma pratica.

Sempre più convinti ed entusiasti dei risultati ottenuti, si è sentita la necessità di fondare l’A.I.F.O.  (ASSOCIAZIONE ITALIANA FUNZIONALISTI OROFACCIALI) per razionalizzare gli incontri, avere la possibilità di acquisire nuove conoscenze in campo nazionale ed internazionale, condurre ricerche, indispensabili per l’approccio globale che l’ortopedia funzionale assumeva sempre più.

L’attività dell’A.I.F.O. è incominciata nel 1994 con un corso di base, organizzato dai soci fondatori, per mettere in condizione gli associati di parlare un linguaggio comune e presentare i casi clinici tutti nella stessa maniera; ho inoltre, sempre con lo stesso intento, tenuto corsi di diagnosi e terapia, interpretando i vettori di crescita di Jarabak, non solo statisticamente, ma anche dinamicamente avvalendomi della collaborazione del Professor Rakosi, per mettere a disposizione di tutti gli associati, l’esperienza del maggior cultore del campo.

Dopo la parte teorica si sono tenuti corsi teorico-pratici sui Lip bumpers, Trazioni cervicali, concludendo con la costruzione e il frenaggio dell’Attivatore al fine di migliorare la gestione di dette apparecchiature.

Seguendo l’impostazione terapeutica del “paziente biologicamente attivo” da me sviluppata, anche la terapia multibande viene applicata in ottica funzionale per svolgere azione primaria sulla matrice capsulare e secondariamente su quella periostale.

Sentendo sempre più la necessità del controllo linguale, nelle classi III, nella patologia dell’articolazione temporomandibolare e in fase di contenzione, si è approfondito lo studio e l’applicazione di vari presidi e schermi linguali atti a modificare il pattern neuromuscolare della lingua e della deglutizione.

La creatura A.I.F.O., come ogni bambino, nei primi tempi della sua vita ha preparato il corpo per raggiungere successivamente con l’innalzamento della testa, il “gattonamento”, la posizione eretta ed ora mira a continuare il “viaggio” verso un futuro che si augura sempre più foriero di ambiziose “conquiste funzionalistiche”.

 

Mario Bondi    Roma 2001